La storia della trattoria inizia con Celestino nel 1850, il cugino del nonno di nostro nonno, che decise di aprire un posto di ristoro e cambio-cavalli su quella che è sempre stata una delle principali arterie di collegamento fra l’est e l’ovest dell’Italia Settentrionale.
Dopo poco tempo Celestino cedette il locale alla famiglia Corbari che lo gestisce tutt’ora, dopo sei generazioni, mantenendo inalterati la calda semplicità della schietta gente di paese e la proposta del grande bagaglio di tradizioni e cultura derivanti dalle ricette di famiglia e del territorio.
Il tradizionale benvenuto delle trattorie di campagna.
Ciccioli di maiale e pane di pasta dura, salumi straordinari lungamente stagionati da maiali "tranquilli" allevati da un azienda agricola locale, polenta di farina 'Belgrano' Bio, squisita croccante giardiniera, caprini freschi, le lumache in umido alla contadina, il 'pes in aion'..tutto questo si può avere in degustazione, anche per una sola persona.
E' il biglietto da visita della trattoria.
Il tortello di zucca al soffritto di pomodoro dolce ricetta De.Co.(Denominazione Comunale) di Piadena.
Piatto simbolo del nostro territorio e della tradizionale cena della vigilia di Natale.
Il ripieno è fatto con zucca, amaretti, mostarda di mele, la particolarità di servire il tortello condito in rosso è peculiarità della nostra zona (inizio del casalasco), terra compresa tra Mantova e Cremona.
Il dolce sapore del ripieno viene sapientemente equilibrato con la fresca acidità del pomodoro, la spolverata di Parmigiano Reggiano Mantovano e il morbido passaggio in forno rende il piatto una vera delizia, ideale l'abbinamento con il nero Lambrusco Mantovano.
Non solo tortelli di zucca! Non possono mancare i marubini ai brodi: una pasta a forma di ombelico di venere ripiena con stracotto di manzo e servita in ottimo brodo fatto con diversi tipi di carne. Il classico piatto del pranzo di Natale.
Le altre paste sono fatte al torchio utilizzando trafile di bronzo: bigoli, maccheroni e tagliatelle vengono servite con ciò che la stagione offre, accanto ai grandi classici come i bigoli con sarde e i maccheroni con ragù fatto a coltello.
Non mancano mai zuppe e minestre e la classica trippa alla mantovana in brodo ristretto di manzo.
In stagione offriamo sempre tartufi di alta qualità, dal bianco pregiato delle golene del Po al nero delle colline.
Squisita antica ricetta che permette di conservare la frutta fresca di stagione per lungo tempo.
Ecco questa è la mostarda, immancabile sulle tavole dei menù della tradizione, dal gusto dolce e piccante, il classico accompagnamento per il bollito misto, ingrediente dei tortelli di zucca, ottima abbinata ai formaggi di media e lunga stagionatura.
Prepariamo nella nostra cucina diversi tipi di mostarde con frutta fresca stagionale: dalla classica mela, alla curiosa e più tipica della nostra zona quella di anguria selvatica, alla sempre stupefacente e piccantissima di mandarini e tante altre.
Possibilità di acquistarle da asporto.
Nella proposta dei secondi piatti c'è una sostanziale differenza legata alla stagione.
Nel periodo primaverile/estivo si da largo spazio a piatti leggeri e freschi con ampio uso di erbe e fiori selvatici: il pollo in agresto-ricetta del Platina, stufato di campanello alle ciliegie, il tonnato all'antica da ricetta dell'Artusi, la carne di manzo in galantina, l'anguilla sgrassata al forno- ricetta di bisnonna Amedea.
Nella stagione invernale l'immancabile bollito misto con salse mostarde, la punta di petto di chianina con provolone dolce, la lingua in umido, il guancialino di maiale stufato, l'oca in terragna: tradizionale metodo di cottura e conservazione della carne d'oca nel suo nobile grasso, baccalà al forno.
Questi solo alcuni piatti della nostra proposta che segue sempre l' attenzione alla freschezza e alla qualità delle materie prime.
Antica ricetta di origini ebraiche.
Nelle famiglie contadine e rurali la necessità di creare scorte di cibo senza l'ausilio dei frigoriferi era di primaria importanza.
Nella tradizione le oche si macellavano per San Martino, 11 Novembre, quando erano piuttosto grasse e le carni insaporite dai profumi delle erbe con cui le bestie si erano nutrite per tutta l'estate.
La nostra è una ricetta che si tramanda da sempre nella nostra famiglia.
A noi piace dire che sono una delle sicurezze della Trattoria, una semplice ma squisita proposta di dolci chiude il nostro menù, la classica sbrisolona con zabaione caldo, il salame di cioccolato, il semifreddo di torrone, la zuppa inglese alla mantovana, i sorbetti di liquirizia e limone oppure di frutta fresca.
Tutti preparati rigorosamente con materie prime selezionate e senza nessuna aggiunta di conservanti.
Salve! Benvenuti ! Sono la Carta dei Vini della Trattoria dell’Alba di Vho.
Sono nata e cresciuta piano piano grazie all’ appassionata cura e ricerca da parte di Omar e Ubaldo.
Di tutti gli Amici e Appassionati che hanno condiviso notti insonni a discutere se è meglio bere un Barolo tradizionalista oppure uno di impronta più moderna tra una fetta di salame e una scodella di marubini, e poi berseli entrambi con la stessa soddisfazione…
Ad aspettare che un Bordeaux vecchio si apra e poi scoprire che, quando si è aperto era meglio berlo prima…
A scoprire che la trippa in brodo non è poi tanto male con uno Champagne di vecchio millesimo.
E che alla fine il Lambrusco è sempre ottimo per noi della bassa!
Al mio interno ci sono tanti vini che scegliere diventa un po’ difficile ma, se volete chiedere un consiglio ci sarà sempre chi è pronto a darvelo.
Così inizia la nostra carta dei vini, traspare da subito una passione che prevarica il territorio e le reali necessità di “sopravvivenza quotidiana” (si potrebbe tranquillamente vivere di Lambrusco Mantovano) ma l’affascinante mondo del vino ci ha avvolto e così sempre di più andiamo alla ricerca di prodotti particolari, sempre più naturali da poter sposare ai nostri piatti. Sia grandi, introvabili bottiglie che incredibili vini dall’ottimo rapporto qualità prezzo.
A tutto ciò si affianca la selezione di distillati di grande pregio.
Poi una pagina, all’inizio, dedicata alle “ragazze sole in cerca di compagnia”, quei vini di cui non restano che una o due bottiglie proposti a prezzi molto convenienti.
Di struttura molto semplice e lineare la trattoria non ha subito modifiche sostanziali nel corso della sua lunga storia e questo ne ha mantenuto inalterato il fascino e il calore di un tempo.
Dalla strada principale si accede ad una sala d’ingresso, l’osteria vera e propria, dove accanto al vecchio banco del bar ci si può accomodare su tavoli d’epoca in legno, da cui si riesce a vedere la cucina.
A fianco dell’osteria una sala da pranzo dotata di aria condizionata di circa 30 coperti, molto calda e familiare, con vecchi tavoli apparecchiati con tovaglie bianche e una adiacente saletta riservata per circa 10 commensali.
All’esterno un grazioso piccolo cortile ricco di fiori può ospitare 6-8 coperti.
L’ultima ristrutturazione ha visto l’ampliamento della cucina e la creazione di uno specifico laboratorio per la produzione di pasta fresca.
Le sale e i bagni sono prive di qualsiasi barriera architettonica.
Non sono previste zone per fumatori all’interno.
E’ possibile l’accesso ai piccoli animali.